S.I.A.E.C.M.  Società Italiana per l'Aggiornamento e L'Educazione Continua in Medicina

  Home Page  

   Nuova ricerca

 


28-Gennaio-2009

OPG di Castiglione delle Stiviere: PLASTICITÀ NEURONALE E VULNERABILITÀ ALLA PSICOPATOLOGIA

Atti del Congresso


- Giovanni BIGGIO - Professore ordinario di Neuropsicofarmacologia Università degli Studi di Cagliari - Centro di Eccellenza per la Neurobiologia delle Dipendenze -

Negli ultimi dieci anni si è consolidata l’evidenza che l’attività cerebrale è strettamente associata e dipendente dal grado di trofismo cellulare, condizione che conferisce ai neuroni la capacità di poter esercitare una grande plasticità, cioè la proprietà di saper adattare al meglio la loro funzione in relazione alle condizioni ambientali. Il ridotto trofismo neuronale costituisce un grave fattore di vulnerabilità ed è strettamente associato allo sviluppo di patologia mentale.

I fattori trofici, proteine sintetizzate sia dai neuroni che da cellule della glia, costituiscono una componente fondamentale necessaria per lo sviluppo fisiologico e la sopravvivenza dei neuroni durante l’adolescenza, l’età adulta e la senescenza.

Gli ormoni steroidei, in particolare gli estrogeni, sono dei potentissimi modulatori della sintesi di specifici fattori trofici, come il fattore trofico di derivazione neuronale BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor), proteina capace di garantire la sopravvivenza di specifiche popolazioni neuronali quali ad esempio quelle monoaminergiche, GABAergiche e colinergiche.

Recentissimi studi hanno inoltre dimostrato che anche il progesterone e i suoi derivati possono avere un ruolo cruciale nel modulare il trofismo e la plasticità neuronale soprattutto in quelle condizioni fisiologiche (ciclo mestruale) che richiedono ai neuroni tempi brevi di adattamento plastico e funzionale.

Queste evidenze neurobiologiche, neurochimiche e neuroendocrine suggeriscono che nel sesso femminile durante la pubertà, grazie alla maturazione delle gonadi e la conseguente produzione di ormoni estrogeni e progestinici, lo sviluppo neuronale subisca un imput funzionale e strategico fondamentale, per facilitare e garantire la neurogenesi (sintesi di nuovi neuroni), la sinaptogenesi, il trofismo e la sopravvivenza neuronale.

Questi risultati indicano anche che, nel sesso femminile si viene a stabilire tra gli ormoni steroidei ed i neuroni un rapporto di stretta dipendenza funzionale, cruciale per garantire l’attività cellulare nelle fasi fondamentali del ciclo vitale della donna (pubertà, ciclo mestruale, gravidanza e menopausa). Infatti, è importante sottolineare come durante la menopausa, per il venire meno dell’attività delle ovaie, con conseguente riduzione dei livelli plasmatici e cerebrali di questi ormoni, si possa venire a creare una condizione di maggiore vulnerabilità come conseguenza della ridotta plasticità funzionale di differenti popolazioni neuronali implicate nella regolazione della sfera emozionale, affettiva e dei processi cognitivi.

Pertanto, le fluttuazioni e/o disfunzioni nella secrezione degli ormoni steroidei (estrogeni, progestinici) sembrano essere un fattore cruciale nel determinare la maggiore vulnerabilità del sesso femminile.

Ritorna alla HomePage


© S.I.A.E.C.M.  All rights reserved
Società Scientifica Registrata Ministero della Salute - ECM n. 5607

Sito in fase di continuo ampliamento. Stiamo attivando nuove funzionalità.

Edited & Powered by A1 ITT Digital Strategisit